La disciplina di Penelope

La disciplina di Penelope Gianrico Carofiglio

Paola Blandi
27 Gennaio 2021

La prima indagine di una ex procuratrice legale

Di Penelope Spada  si sa solo che era un procuratore legale, che ha dovuto lasciare la magistratura per qualcosa di molto grave accaduto in un passato recente e che attualmente vive in una specie di limbo nel quale non ha ancora trovato la forza di progettate un nuovo futuro.
Nello svolgersi dell’indagine che la protagonista del giallo di Gianrico Carofiglio “La disciplina di Penelope” (Mondadori) racconta in prima persona, scopriamo altri dettagli: ama parecchio bere, a partire dal caffè della mattina corretto con Jack’s Daniel, però si nutre esclusivamente di cibo sano; vive da sola con una pianta con la quale dialoga e vive avventure occasionali con sconosciuti; è stata in cura da uno psichiatra per controllare la rabbia, ma il suo passato è avvolto nel mistero; non ci dice nulla del suo aspetto fisico, anche se è evidente che non tiene molto all’estetica; cura invece molto la forma fisica e si allena nei parchi milanesi, lasciando a bocca aperta i super allenati maschi più giovani. E’ questa la personalissima disciplina che si è inventata Penny per la sua sopravvivenza giornaliera.

Dotata di una mente brillante, non ha perso il suo fiuto investigativo, quello che l’ha resa un magistrato stimato e temuto. E quanto viene contattata da tale Mario Rossi per far luce sull’omicidio della moglie Giuliana avvenuto più di un anno prima Penny, inizialmente restia, alla fine si lascia coinvolgere. E’ un caso difficile perché il marito risulta unico indagato. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione per mancanza di prove ma l’uomo vuole togliersi di dosso la macchia del sospetto, anche per il futuro della sua bambina, Sofia, ed è disposto a finanziare un’indagine per trovare il vero colpevole.
In una Milano autunnale e fredda, ma sempre fascinosa, la nuova eroina dell’ex magistrato e scrittore si troverà così al centro di una trama avvincente con finale a sorpresa, come in ogni thriller che si rispetti.
Si  è molto parlato nelle interviste all’Autore, della sua grande capacità di calarsi nella mente femminile. Non è l’unico scrittore che ci ha provato e il suo personaggio non è certo una donna comune, con modi e atteggiamenti poco delicati (oseremmo dire piuttosto maschili, se valesse ancora la distinzione netta dei sessi). Diciamo che è un  personaggio riuscito, indipendentemente dal suo sesso e che l’uomo Carofiglio è indubbiamente ammirevole per essersi calato nei panni di una donna, in un percorso che ogni uomo farebbe bene a compiere, specie di questi tempi.
Il romanzo è comunque godibilissimo e il personaggio di Penelope, con i suoi tanti misteri, resta dentro. Anche perchè si intuisce che sotto la scorza dura si cela un animo fragile, un’inquietudine esistenziale, un’insoddisfazione rabbiosa per ciò che è diventata e la difficoltà di cambiare rotta.

E, dato che Carofiglio in questo romanzo non ci spiega come mai Penny ha lasciato la magistratura (sembra di capire perchè coinvolta in qualcosa di molto grave di cui lei è stata capro espiatorio, pur avendo commesso ella stessa degli errori di valutazione) è evidente che ci dovremo aspettare presto una nuova indagine di questa  investigatrice fuori da ogni cliché di genere e anche per questo decisamente intrigante.


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Autore Gianrico Carofiglio
Titolo La disciplina di Penelope
Editore Mondadori
Pagine 192
Prezzo € 16,50