La vita sognata di Ernesto G Jean-Michel Guenassia

Sì lo confesso, dopo l’entusiasmo del primo libro di Jean Michel Guenassia che avevo letto, “Il Club degli inguaribili ottimisti” , mi sono accostata con un po’ di timore al suo ultimo libro,  La vita Sognata di Ernesto G. Ma questo libro ha solo confermato che Guenassia è un grande scrittore e peccato che in Italia sia poco conosciuto E’ rigoroso ma non noioso, e cosi affrancato dalla pedanteria storica  (che di solito non sopporto) che può farci credere quel che vuole, senza mentire mai.

Faccio un esempio. Ernesto Guevara era davvero molto malato fumava come un turco? Era un medico? Non ci sono prove che amasse il tango argentino e ascoltasse il grande Gardel, e certamente non ha mai vissuto a Praga innamorandosi della giovane figlia di un collega. Ma a noi non importa. La storia è bella, l’inquadratura storica regge, i personaggi come sempre sono indimenticabili. la storia è quella di un uomo straordinario e di sua figlia e del loro incontro con il Che … ma anche di un secolo, della sua gente, delle idee, delle vittorie e delle sconfitte.

Nel romanzo c’è di tutto: avventura, amore, stenti, ricchezza, lavoro, passione… insomma la vita straordinaria di persone normali in un periodo storico molto fragile e difficile, quello dei primi del ‘900 attraverso due guerre. Si va dalla Cecoslovacchia al Nordafrica passando per la Francia: cento anni attorno alla  vita di Joseph Kaplan, medico ebreo praghese, innamorato del tango argentino e nell’ultima parte, di sua figlia e di un misterioso e malato  Ernesto (anche lui amante del tango e di Gardél).

E’ un libro facile da leggere, mai noiosi, di quelli che quando li chiudi pensi “perchè non è andato ancora avanti?” E ti senti come se ti avesse abbandonato un  amico.

E’ ufficiale, Guenassia è entrato nella rosa dei miei scrittori preferiti… quanto al “Che” il mio amore risale a molto prima la scrittura di questo libro ed è imperituro!

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