Il bosco del confine

Il bosco del confine Federica Manzon

Paola Blandi
15 Ottobre 2020

La libertà degli alberi

Hai mai visto una betulla ritrarre i rami per non sconfinare in territorio straniero?

Lo afferma il padre della narratrice , cresciuta in una terra di confine ed educata dal padre di origini slave al rispetto delle diversità, al libero scambio di culture e lingue e alle lunghe passeggiate nel bosco. Così, oggi come ieri, camminare oggi nei boschi intorno a Trieste per la ragazza significa non solo ritrovare il suo rapporto con il padre, ma anche attraversare il confine della Storia che riguarda Trieste, la Slovenia e la Jugoslavia.
Se negli anni ’70  padre e figlia passeggiavano tranquillamente in terra Jugoslava (oggi Slovenia) quei territori in pochi anni diventano teatro di divisioni, guerre, violenze.
Nel giorno del suo sedicesimo compleanno, la protagonista riceve dal padre un biglietto per assistere alle Olimpiadi invernali di Sarajevo e il 5 febbraio 1984 i due partono in auto per quello che sarà un viaggio rivelatorio e di crescita interiore anche grazie all’amicizia di Luka, suo coetaneo e nipote di un amico del padre. Sarà lui a mostrarle la Sarajevo che si intravede tra i rami del bosco del Trebević, dove lui giocava da bambino. Una città che nel 1993 vivrà i mesi terribili dell’assedio, colpita a morte dall’alto di quella stesso monte dove i due ragazzi passeggiavano. Attraverso le lettere mai spedite di Luka all’amica, il lettore vivrà tutto l’orrore di quei giorni. E lei, la ragazza senza nome ( a sottolineare probabilmente che della storia lei è solo la testimone) nell’ultima parte del libro, ambientata nel 2015, quando i nuovi confini della oramai ex Jugoslavia sono stati tracciati, vorrà tornare alla fine in quel bosco dove si è sempre sentita a casa. Perchè  se gli uomini alzano barriere, il bosco non ha confini e non si divide per nazionalità, mentre i rami e le radici degli continuano a intrecciarsi come fanno da sempre. Ed è con questa metafora che l’Autrice centra in pieno l’obbiettivo e ci mostra il senso vero della libertà.
Federica Manzon, è di Pordenone ma vive e lavora tra Torino e Milano, alternando la sua carriera di scrittrice già bene avviata a quella di editor e di responsabile della didattica per la Scuola Holden. Il romanzo fa parte della collana “Il bosco degli scrittori“, un’iniziativa pregevole del nuovo marchio editoriale, Aboca Edizioni che ha invitato alcuni scrittori a raccontare il loro mondo e il nostro, proprio a partire da un albero.

 


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Autore Federica Manzon
Titolo Il bosco del confine
Editore Aboca Edizioni
Pagine 173
Prezzo € 17