Buonvino e il caso del bambino scomparso

Buonvino e il caso del bambino scomparso Walter Veltroni

Paola Blandi
2 Dicembre 2020

La seconda indagine dell'ispettore romano

Dopo l’esordio decisamente vincente di Walter Veltroni nella narrativa poliziesca (vedi Assassinio a Villa Borghese) torna il suo commissario romano Giovanni Buonvino, qui alle prese con il caso di un bambino scomparso parecchi anni prima nel parco di Villa Borghese, mentre si trovava con i genitori e la sorella. “Buonvino e il caso del bambino scomparso” è ambientato nell’estate del 2020, quando gli italiani si illudevano di essersi lasciati alle spalle il peggio della pandemia e il commissario, reduce dall’aver risolto brillantemente il caso che lo ha fatto conoscere,  sogna solo di sparire dai riflettori.
Ma la sorella del bambino (oggi una ragazza piena di sensi di colpa, convinta che il fratello sia stato rapito perchè lei si è distratta un attimo) lo convince a riaprire il cold case che presenta parecchie zone oscure, visto che nel frattempo il padre si è suicidato e la madre si è chiusa in una suo mondo folle. Ma anche la ragazza forse nasconde qualcosa. Così Buonvino riunisce la sua squadra improbabile di agenti che da sempre lo affiancano, i suoi “magnifici sette al contrario”. Non sono dei modelli, anzi, sono pieni di difetti, ma lo adorano (ricambiati) e al bisogno sanno dare il massimo. Comprensibile quindi la diffidenza con cui la squadra accoglie due nuovi elementi, tanto più che uno è il classico poliziotto perfetto, saccente e antipatico che si fa subito malvolere importunando una collega. L’altra invece, oltre che capace e intelligente è fin troppo bella e in più  assomiglia in modo impressionante a Alida Valli, che per il Commissario incarna l’ideale della bellezza femminile.
Mentre le indagini prendono risvolti inaspettati e portano alla luce segreti inconfessabili, fino alla sorpresa finale (un vero colpo di scena) la squadra si amalgama e il solitario ispettore rischia perfino di innamorarsi della bella poliziotta. Scritto rispettando tutti i canoni del giallo (non a caso la copertina dell’editore Marsilio ricorda i vecchi gialli Mondadori) Veltroni non rinuncia a qualche incursione nel mondo della letteratura e soprattutto del cinema che, si sa, è la sua grande passione. Ma non è mai saccente, anzi il romanzo scivola via piacevolmente pagina dopo pagina, grazie a una solida trama e a una scrittura capace di rendere vivi i personaggi senza inutili descrizioni. E chissà che il commissario Buonvino non diventi presto protagonista di una serie cine-tv…


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Autore Walter Veltroni
Titolo Buonvino e il caso del bambino scomparso
Editore Marsilio
Pagine 256
Prezzo € 14