Protezione

Protezione Yaa Gyasi

Paola Blandi
13 Ottobre 2021

Dal Ghana all'Alabama. Come adattarsi al dolore e alla vita

Due donne che si ritrovano dopo anni; la madre bisognosa di protezione, la figlia alla scoperta di quelle radici lontane, che riaffiorano per unirle. Quella donna che sembra avere perso la parola, molti anni fa ha lasciato il Ghana con il figlio piccolo ed è sbarcata in Alabama, uno degli Stati più “bianchi” d’America, dove si è ammazzata di lavoro come badante e dove è nata una figlia, Gifty, che grazie alla sua intelligenza e perseveranza, si è guadagnata un dottorato in neuroscienze all’Università di Stanford. Mentre il padre non ha retto all’impatto di una cultura così diversa ed è tornato in Africa, il fratello maggiore bello e promettente, sportivo e molto popolare si è rovinato con la droga. Così le due donne dovranno affrontare da sole un cammino di dolore che prima divide e poi riunisce le loro strade.
Protezione” (edito da Garzanti) è il secondo romanzo di Yaa Gyasi, scrittrice americana nata in Ghana e cresciuta in Alabama, che a soli 26 anni con il suo romanzo d’esordio, “Non dimenticare chi sei”, saga familiare che percorre 8 generazioni di schiavi,  è diventata un caso editoriale a livello internazionale. La sua attesa seconda prova letteraria, una storia di adattamento al dolore e alla vita, ne conferma le doti di scrittrice sensibile e mai banale.
Gifty– che si racconta in prima persona – cresce nell’attaccamento morboso della madre alla comunità evangelica di cui fanno parte, guidata dalla preghiera costante che le consente di affrontare la dura realtà quotidiana e la connette con le sue radici ghanesi.
Gifty da bambina interroga spesso Dio ma non trova risposte e dopo la tragedia che si abbatte sulla famiglia, si concentra nello studio delle emozioni, per dimostrarne l’origine biologica. Chiusa in un laboratorio dove conduce esperimenti con i suoi amati topi, insegue la spiegazione scientifica per il mondo impalpabile dei sentimenti, dei moti dell’anima,  dell’invisibile, decisa a dimostrare che tutto ciò che proviamo è riconducibile a un agglomerato di molecole.
Lo studio e l’impegno allontanano il dolore e la avvicinano a una società che la accoglie e premia la sua intelligenza e le sue doti, anche se la sua condizione di donna e per giunta nera la costringe a raddoppiare gli sforzi per conquistare il suo posto come scienziata nella competitiva società americana.
Ma quando si ritrova a doversi prendere cura della madre depressa, che passa le giornate a letto  “infinitamente immobile e furiosa dentro”  bisognosa di quella protezione che da bambina a lei è mancata, capisce che l’amore non è una formula e impara finalmente a liberare le sue emozioni e a fare delle sue radici una risorsa anziché un ostacolo.
Il romanzo di Yaa Gyasi è una storia semplice e complicata, che senza affrontare direttamente la questione razziale,  racconta molto bene le contraddizioni dell’America di oggi perché- come ha dichiarato la scrittrice in un ‘intervista “Non c’è una sola persona nera in America che non abbia provato il razzismo sulla sua pelle“. Oggi si parla tanto di superamento degli stereotipi di genere e di razza.
Gyasi ci riesce senza dimenticare le sue radici e ci regala una scrittura libera dai condizionamenti e una storia universale nella quale il colore della pelle si confonde nel dolore universale e nel potere salvifico dell’amore.

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Autore Yaa Gyasi
Titolo Protezione
Traduzione Valeria Bastia
Editore Garzanti
Pagine 264
Prezzo € 18