Per strada è la felicità

Per strada è la felicità Ritanna Armeni

Paola Blandi
6 Maggio 2021

Ecco il '68, tra rivoluzione e femminismo

Rivoluzione, femminismo e un po’ di nostalgia. Il romanzo di Ritanna Armeni “Per strada è la felicità” (pubblicato da Ponte alle Grazie) trasporta il lettore in pieno sessantotto per raccontare la storia di Rosa così simile a quella di tanti ragazzi arrivati come lei dalla provincia a Roma per studiare alla prestigiosa università la Sapienza. Lei di Mao e rivoluzione non sa nulla ma a poco a poco viene coinvolta da quegli ideali di giustizia e verità e avvolta dai venti rivoluzionari che soffiano in tutta l’Europa. Nell’università occupata e nelle manifestazioni di piazza Rosa scopre che La felicità era per strada. Doveva solo accoglierla“. La brava ragazza di provincia si scioglie poco a poco, studia, legge i testi rivoluzionari, incontra gli operai, va a vivere in una comune e nel progetto di cambiamento della società trova la sua personale crescita, la passione politica e l’amore, ma anche le prime disillusioni. Affascinata da Rosa Luxemburg, la nostra Rosa decide di dedicarle la sua tesi di laurea concentrandosi però più sulla sua vicenda personale che su quella pubblica, per raccontare il suo grande amore infelice, che trasforma la grande donna coraggiosa, capace di affascinare le masse, nella fragile vittima della sua stessa passione. Rosa rivive nella storia della Luxemburg il suo amore infelice per il compagno Camillo, con il quale ha intessuto una relazione libera nella quale fa fatica a credere. Perché in fondo anche lei, come tante ragazze di ieri e di oggi, sognava solo l’amore vero, quello delle favole.
Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, che è stata caporedattrice di Noi donne, conduttrice tv (“Otto e mezzo” ai tempi di Giuliano Ferrara) e ha lavorato anche per Rinascita, il Manifesto, l’Unità, Liberazione, conosce molto bene quello di cui parla. Se nella storia di Rosa ci sono molti spunti autobiografici è solo perché è simile a quella di tante giovani donne come lei, una storia nella quale molte sue coetanee si ritroveranno e che le giovani donne di oggi farebbero bene a leggere anche per capire che certe battaglie, come quella femminista non si sono ancora davvero concluse. Molto illuminante infatti è la parte in cui Rosa e le sue compagne si rendono conto di essere usate dai maschi come manodopera; a loro i compiti più gravosi come quello di ciclostilare i volantini, distribuirli davanti alle fabbriche, ma anche quelli tradizionalmente femminili come cucinare. Rosa e le sue compagne, “prendono coscienza  e si ribellano per cambiare la loro vita e quella di chi verrà dopo di loro. Come ha affermato l’Autrice:

Il femminismo ha inizio quando la donna cerca la risonanza di sé in un’altra donna perché capisce che il suo unico modo di ritrovare sé stessa è nella sua specie. Lo ha detto Carla Lonzi oltre cinquant’anni fa. È ancora vero.

Non sono tanti i romanzi ambientati nel sessantotto e ancor meno quelli che trattano la questione femminile. La Armeni lo fa  l’autorevolezza di chi c’era. Ma si tratta pur sempre di un romanzo, non di un saggio; ed è quello che ne fa una lettura piacevole e coinvolgente.


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Autore Ritanna Armeni
Titolo Per strada è la felicità
Editore Ponte alle Grazie
Pagine 256
Prezzo €16,00