Non esistono posti lontani

Non esistono posti lontani Franco Faggiani

Ornella Ferrarini
16 Giugno 2020

Storie di guerra e di amicizie impossibili

Se avete voglia di un romanzo lenitivo, schietto, intrigante e ben scritto, ecco la nuova avventura di Franco Faggiani, di cui molti ricordano La manutenzione dei sensi, che racconta il rapporto cauto e diffidente tra un adulto e un ragazzo, entrambi  guardinghi sulla necessità di chiedere aiuto e prevenuti sulla possibilità di ottenerlo. Il nuovo romanzo si muove nei tempi di guerra, nella Roma mussoliniana, tra gli ambienti ovattati della cultura, per concludersi con la disfatta dell’esercito tedesco e la risalita degli alleati. Anche qui abbiamo la storia di un uomo senza figli, e senza la cognizione di cosa sia un figlio,  e di un figlio che non ha avuto un padre, e la vita l’ha percorsa da solo. E negli anni peggiori, durante la guerra.  Filippo Cavalcanti è un  archeologo di fama, e un vecchio signore aristocratico e austero, che vive bene e non ha mai patito la fame, grazie al portinaio intraprendente. Insomma la sua vita finisce lì e tra gli amati libri.  Funzionario del ministero dell’Educazione, siamo a Roma nel 1944,  viene spedito a Bressanone a controllare un carico di opere d’arte dirette in Germania, quale prestito amichevole per gli alleati nazisti. Ma sa benissimo che quelle meraviglie non torneranno mai più né in patria né ai legittimi proprietari. Trovato alloggio presso i frati a Bressanone e cibo succulento presso il maso della ruvida frau Katharina, che considera i romani gente del profondo Sud, Filippo, che parla perfettamente il tedesco si prepara a ispezionare il carico prezioso. Ma qui avviene l’impossibile, nella vita senza sorprese dell’archeologo entra prepotente Quintino, un mariolo ischitano mandato al confino in Alto Adige più per le sue qualità di meccanico insuperabile che per le sue doti di mano lesta. A Bressanone deve controllare e rimettere in sesto i camion dell’esercito tedesco, che senza tanto clamore si prepara alla ritirata.  Quintino parla un napoletano stretto, sa poco di italiano e di buone maniere, ma ha una mente veloce. Capisce immediatamente che Cavalcanti può essere la sua salvezza. L’archeologo vuole riportare a casa le opere d’arte e Quintino vuole tornare a Ischia, casa sua, annusando nell’aria, meglio dell’ingenuo e colto compagno, il disastro imminente. E gli riesce di convincere il vecchio professore a sposare il suo piano di fuga, quadri compresi. L’amicizia non è contemplata. La coppia improbabile, fra schermaglie e ripensamenti, parte dopo aver rubato un camion tedesco e averlo mascherato da Croce Rossa. Direzione Sud Italia, passando però dalla Svizzera, perché bisogna scansare gli alleati in risalita, i tedeschi in ritirata, i repubblichini che vogliono vedere cosa c’è nel camion e i partigiani che non capiscono chi siano quei due male assortiti. E i quadri? Anche nei romanzi di guerra e pace si rischia di fare spoiler. Non è solo un romanzo d’avventura, ma anche di formazione: un uomo maturo e solo scopre quanto è bello fidarsi di qualcuno e un ragazzo sbalestrato finalmente ha vicino quel padre che non ha mai avuto. Per il resto si sta con il fiato sospeso fino alla fine. Come in un film.

 


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Autore Franco Faggiani
Titolo Non esistono posti lontani
Editore Fazi
Pagine 250
Prezzo 18 €