Scia di sangue

Scia di sangue Karin Slaughter

Paola Blandi
26 Gennaio 2017

Quando il giallo è femmina

Quali sono le qualità che ci si aspetta da un buon giallo? Oltre che avvincente e ben costruito, deve -a mio parere- raccontare una storia plausibile e presentarci dei personaggi che restino nella mente. Karin Slaughter mi aveva convinto con “Quelle belle ragazze” e mi convince anche ora con “Scia di sangue” una nuova avventura di Will Trent, detective pieno di cicatrici nel fisico e nell’anima, sempre alla ricerca di un riscatto da un passato scomodo. Una figura molto umana, l’antitesi dell’eroe, ma capace di buttarsi a testa bassa nella ricerca della verità. Accanto a lui tante belle figure femminili: dal capo della Polizia Amanda che lo protegge come una burbera mamma, alla fidanzata, la dolce Sara, medico legale. Da Josephine, moglie sottomessa di una stella del basket a Angie, la ex moglie di Will con la quale egli ha condiviso un passato fatto di orfanotrofi, abusi, case famiglia e solitudine. Ma si avverte che a scrivere è una donna, la scrittura di Karin Slaughter non concede nulla alla dolcezza, anzi la sua prosa e le vicende che racconta sono dure e crude come si addice a un thriller, pur senza inutili concessioni all’horror. La vicenda è intricata e ricca di colpi di scena fino all’ultima pagina. Il sangue del titolo di questo ottimo giallo è quello trovato sul luogo del delitto, un edificio abbandonato appartenente a una società che fa capo a una star del basket, nel quale viene rinvenuto il cadavere di un ex poliziotto. La scia che porterà fino all’assassino è quella lasciata dal sangue fuoriuscito dal corpo di una donna, o forse due, il cui cadavere però non si trova. Per Will Trent indagare su quella scia di sangue significa anche scoprire cosa c’è in fondo alla sua personale scia di dolore e la ricerca si rivelerà decisamente complicata, anche da parecchie interferenze sentimentali.


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Autore Karin Slaughter
Titolo Scia di sangue
Editore HarperCollins
Pagine 432
Prezzo €18